Il romanzo intitolato “Il pane perduto”, candidato al Premio Strega 2021, è un toccante e avvincente racconto autobiografico. Edith Bruck nasce nel 1931 in un piccolo comune dell’Ungheria, ultima di sei figli di una famiglia ebrea. Nel 1944 viene deportata prima ad Auschwitz, poi a Dachau e a Bergen-Belsen, dove sarà liberata il 15 Aprile 1945. Da questo evento, avrà inizio per lei una lunga odissea, volta alla ricerca del suo posto nel mondo, alla scoperta della propria forza ed individualità; tutto ciò in un contesto in cui si sente completamente incompresa ed estranea anche nei confronti dei suoi stessi fratelli e familiari. Torna in Europa come membro di un corpo di ballo, arrivando poi a Roma e a Napoli dove lavora come modella, sarta, cuoca e direttrice di un centro estetico e incontra il suo compagno di vita e collaboratore artistico, Nelo Risi. Nel suo lungo viaggio di scoperta individuale e altrui, ha compreso l’importanza del suo essere ancora viva e dell’arrivare all’ultimo bagliore di luce anche quando sembra che attorno a noi ci sia solo buio, scegliendo perciò di non dimenticare mai quanto accaduto nella sua vita. Così facendo, decide di tramandare il suo immenso bagaglio personale e culturale alle future generazioni attraverso la sua più grande passione: la scrittura.
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