Anniversario letterario: i 160 anni del poeta Vate
Il 12 Marzo è stato ricordato Gabriele D’Annunzio, nato a Pescara 160 anni fa. Scrittore, poeta, drammaturgo, giornalista, simbolo del Decadentismo e celebre figura della Prima Guerra Mondiale. Soprannominato il Vate, cioè “poeta sacro, profeta”, occupò una posizione preminente nella letteratura italiana e nella vita politica del Novecento. Di lui, vorremmo condividere i neologismi che ha inventato e
che usiamo abitualmente ogni giorno. D’Annunzio italianizzò il sandwich chiamandolo “tramezzino”. Nel 1865 i fratelli Bocconi aprirono a Milano il primo negozio in Italia dove si vendevano abiti
preconfezionati. Nel 1917, il grande magazzino venne distrutto da un incendio e ricostruito: per l’occasione, Gabriele d’Annunzio lo ribattezzò La Rinascente, marchio con cui ancora oggi si indentifica quella che, nel frattempo, è diventata una catena di negozi presenti in 12 città italiane. Il triangolo tricolore che, dal 1925, viene applicato sulle maglie della squadra che vince il Campionato italiano di calcio, fu “coniato” da Gabriele D’Annunzio. Il simbolo, infatti, si ispira allo “scudetto” che il Vate aveva voluto applicare alla divisa indossata dagli italiani in una partita di calcio organizzata durante
l’occupazione di Fiume. Creò il nome Saiwa per un’azienda di biscotti. Nel 1935, il Corpo Nazionale che svolgeva servizio antincendio e di protezione civile derivò il nome dall’analogo corpo francese: i pompieri.
Tre anni più tardi, il francesismo fu abbandonato e sostituito da “vigile del fuoco”: anche in questo caso, l’idea fu di Gabriele d’Annunzio, che si ispirò ai “vigiles” dell’antica Roma. Che mente geniale e creativa!
“La sera fiesolana” (File )
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