Festa della Liberazione: 25 Aprile 2022. In occasione della Festa della
Liberazione, gli alunni del nostro Istituto si sono documentati e hanno
letto alcune pagine della storia di Renata Viganò, “L’Agnese va a
morire”. Un libro toccante, in cui l’universo della Resistenza partigiana
è filtrato attraverso occhi femminili. Agnese non è giovane, non è bella,
non è istruita, non ha desiderio di uscire dal suo piccolo cosmo
contadino. Però, di fronte alla cieca violenza della Storia, compie un atto
irreparabile cha la scaraventa in una vita completamente diversa. Le
donne ebbero un ruolo molto importante durante la Resistenza: si
distinsero per coraggio e per astuzia, si dimostrarono una spalla
importantissima per le organizzazioni partigiane. Entrarono nella
Resistenza per varie ragioni: per ideali politici nettamente contrapposti
al fascismo, per aiutare parenti o amici facenti parte delle bande
partigiane, oppure per contribuire al ritorno della giustizia. In ogni caso,
furono attive su più fronti: nelle città, nelle campagne e soprattutto nei
paesi di montagna, in qualità di “staffette”. Non fu facile per loro
entrare a far parte della Resistenza: tante erano le responsabilità, tanti i
doveri, ma tanti anche gli obiettivi. Le donne si sono rivelate la “spalla”
irrinunciabile per gli uomini; in circa 35.000 – soltanto in Italia – hanno
dato vita a “una Resistenza davvero sofferta e taciuta”. Al termine
dell’attività di approfondimento sulla Festa della Liberazione, gli alunni
del nostro Istituto hanno condiviso con gli altri compagni la loro idea di
libertà attraverso un’ immagine: il volo di un gabbiano, una strada
senza ostacoli, il decollo di un aereo, il tuffo in un mare immenso, un
paesaggio sconfinato…

 

 

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