L’Odissea raccontata da Penelope, Circe, Calipso, Nausicaa, la dea Atena, Euriclea e interpretate dalle alunne della Classe 1B. Il viaggio più famoso della mitologia greca e della letteratura occidentale, lascia la narrazione ai personaggi femminili della vicenda, in un percorso di educazione sentimentale. Non viene dimenticata nessuna delle peripezie dell’astuto Ulisse durante il suo ritorno a Itaca, dove ad aspettarlo c’è la fedele Penelope, donna tra tutte le donne. Il re impiega dieci anni per mettere nuovamente piede sulla terra natia e vive straordinarie avventure, intrecciando più volte il suo destino con quello di donne affascinanti; a volte, vere e proprie divinità. In realtà, il suo desiderio costante resterà quello di tornare tra le braccia dell’unica donna davvero importante per lui, la sua devota moglie. La prima delle figure femminili a narrare l’ incontro con Ulisse è Calipso. Lei lo ama davvero e dopo sette anni in cui ha potuto tenere in dolce prigionia il re di Itaca, si dovrà arrendere alla volontà divina di vederlo riprendere il mare. La descrizione degli eventi che hanno preceduto la ‘prigionia dorata’ si compie attraverso il successivo incontro con la giovane e dolce Nausicaa, la principessa figlia di Alcinoo, re dei Feaci. Sarà grazie all’ospitalità del padre della ragazza che Ulisse rivelerà la sua identità, raccontando le avventure vissute insieme al suo equipaggio e chiederà aiuto, con successo. Una dea per amica, la dea Atena. La divinità vigila da sempre su Ulisse e sulla sua famiglia ed è fondamentale nell’ultimo, concitato scontro finale con i Proci. Euriclea, la vecchia schiava e nutrice di Ulisse, riconosce il re, contenendo a stento la sua felicità. Alla fine c’è l’incontro con Penelope in un crescendo costante di emozioni: curiosità, ansia, stupore e, infine, amore. Ulisse recupera finalmente il suo trono, ritrovando Penelope che lo ha aspettato con fiducia per tantissimo tempo e la tenacia si è rivelata la sua alleata.